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LETTERA APERTA ALLA RAPPRESENTANZA CONSOLARE NELLE FILIPPINE
Manila 7 febbraio 2022. Riceviamo e con costernazione pubblichiamo la lettera aperta indirizzata ai responsabili della nostra Rappresentanza Consolare nelle Filippine, lettera scritta da una mamma di un nostro connazionale sposato con una cittadina filippina alla quale é stata negato il visto di ingresso nel territorio italiano al fine di ricongiungersi con il marito.
Apprendiamo inoltre che il matrimonio é stato regolarmente tascritto nei pubblici Registri dello Stato Civile. Detto ció non possiamo accettare che un nostro connazionale, senza alcuna prova sia stato accusato e diffamato di aver in modo fittizio proceduto al proprio matrimonio, tra l'altro non sembra neanche rientrare tra le competenze della nostra Rappresentanza Consolare quella di sindacare sulle decisioni assunte dall'ufficiale di Stato Civile.
Auspichiamo inoltre che l'autoritá Giudiziaria, prontamentre interpellata dai coniugi faccia chiarezza su questa vicenda che riteniamo vergognosa e incredibile.
Lo scrivente in qualitá di Segretario Nazionale per le Filippine dell'A.I.M - Associazione per l'Italia nel Mondo, nonché responsabile di italianiallestero.net ha dato mandato ai propri legali affinché valutassero la possibiitá di costituzione di parte civile nel processo che avrá luogo presso il Tribunale competente per territorio.
A tutti i nostri connazionali, il consolato dovrebbe assicurare la tutela in caso di violazione dei loro diritti o in caso di limitazione o privazione della libertà personale mentre invece nel caso in esame sembrerebbe che la cittadina filippina nonché il suo coniuge sarebbe stata lesa dei propri diritti nonché della libertá di recarsi in Italia (per ricongiungersi con il marito) proprio da chi dalla normativa vigente é preposto alla tutela.
Di seguito riportiamo la lettera in argomento.
Cav. (O.M.R.I.) Luigi Albano