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ECCELLENZE ITALIANE - FILIPPINE
STORIE DI CONNAZIONALI CHE HANNO RISCOSSO SUCCESSO OLTRE FRONTIERA

Iniziamo questa rubrica con gli Italiani presenti nel secondo arcipelago più grande al mondo, le Filippine; arcipelago composto da 7.107 isole delle quali solo 3 mila abitate, unico stato del sud-est asiatico (oltre a Singapore) a non avere confini terrestri con altri Stati.

Il fatto di essere un arcipelago con un ampia estensione geografica con un clima tropicale oltre alla variegata orografia, rendono le Filippine uno dei Paesi con il più alto livello di biodiversità ed endemismo del pianeta.

La flora e la fauna dell'arcipelago sono costituite da una miscela di specie asiatiche e australasiatiche per via del fatto che le Filippine si trovano poco più a nord della linea di Wallace, che separa Asia e Oceania; i due continenti, che hanno avuto storie evolutive diverse, hanno apportato una grande biodiversità in quelle zone (fonte wikipedia)

In questa splendida cornice è presente una comunità italiana con oltre 1600 connazionali (iscritti all'A.I.R.E.) e forse altrettanti non iscritti, tra questi c'è un giovane affermato imprenditore di origine romana, presente con successo nel tessuto imprenditoriale filippino nonchè impegnato sia nello sport che nel sociale, per gli amici Gio Phil, di seguito la sua storia.



Mi Chiamo Giorgio Negro, vivo e risiedo nelle Isole Filippine da circa 10 anni, qui mi sono inserito con gli anni imparando a rispettare e comprendere la cultura locale.

Le Filippine sono un paese straordinario del quale mi sono innamorato subito, paese pieno di contraddizioni e di sorrisi dal quale a volte vuoi scappare ma che poi ti richiama con nostalgia appena ne sei lontano per pochi giorni.

Oramai mi sento a casa, ho una famiglia composta da mia moglie Melody e mia figlia Anna Caterina, famiglia ragione di gioia quotidiana e motivazione.

Famiglia senza la quale non sarei stato in grado di sviluppare le tante attività che oggi gestisco, tra investimenti immobiliari, personale di fiducia e azienda di informatica che ho creato riesco fieramente nel mio piccolo a dare lavoro a più di dieci filippini che più che collaboratori sono parte della mia famiglia.

Come farsi mancare poi la passione di sempre, le corse.

Nonostante i miei quasi 40 anni mi sono inserito nel Team Praga Philippines con cui corriamo il campionato Go Kart del Sud Est Asiatico.

Ha difficoltà a relazionarsi con una moglie di un paese così diverso?
 
Credo che le differenze, che innegabilmente ci sono tra le nostre culture, abbiano nel nostro caso rafforzato il nostro rapporto rendendolo più interessante in molti aspetti.

Da bravo italiano sono un appassionato di buon cibo ed amo cucinare, mia moglie lo è altrettanto ed entrambi amiamo sperimentare diversi tipi di cucina, io mangio il cibo filippino con passione e mia moglie adora il cibo italiano.

Cerchiamo di trasmettere a nostra figlia il meglio delle nostre culture, io vedo questo come un’opportunità e non un limite.

Si sente accettato dalla comunità filippina?

Devo dire che i filippini hanno un grande rispetto nel relazionarsi e se noi impariamo a rivolgerci a loro con lo stesso rispetto loro sono molto aperti ad accettarci.

Mi sento assolutamente accettato ed integrato, ho amicizie di tutte le nazionalità compresi molti locali.

Che rapporto ha con la comunità italiana?

Direi abbastanza buono, ho diversi buoni amici italiani ma non solo, poi da circa un anno sono diventato consigliere dell’associazione degli italiani nelle Filippine "Archipelago", un associazione nata per creare un circuito socio-culturale ed economico al servizio dei cittadini,  imprenditori italiani e loro familiari presenti nelle Filippine.

Come volontario cerco di dare il mio contributo all’associazione che vuole essere il punto di riferimento sociale di tutti gli italiani che vivono qui.

Come mai a 30 anni ha deciso di lasciare l’Italia per le Filippine?

L’Italia è un paese straordinario, forse unico al mondo per la sua bellezza e potenzialità.

Il problema è che è impantanato nella burocrazia e governato da gente che per lo più pensa solo ai suoi interessi personali e non a far crescere il paese.

Respiravo un' aria, specialmente negli ultimi anni, molto demotivante e pessimista.

Chi vuole fare impresa è trattato come un criminale invece che essere incentivato. Ho avuto diverse attività ed ho sempre pagato tutte le tasse che dovevo pagare anche se spesso ridicole e sproporzionate, nonostante ciò l’approccio delle istituzioni è sempre stato con una presunzione di colpevolezza.

Si potrebbe andare avanti ore su questo argomento, spero che con gli anni ed i nuovi governi questo cambierà perchè l’Italia è un paese pieno di giovani talenti con idee brillanti.

Abbiamo bisogno di una carica positiva, atteggiamento propositivo da parte delle istituzioni.

Dovremmo lavorare tutti insieme affinchè il paese possa tornare ad essere quello che merita e per cui è famoso nel mondo, l’eccellenza.

Che consiglio darebbe ad un connazionale che vuole trasferisti ed iniziare una nuova vita nelle Filippine?

Prima di tutto di fare dei periodi di vacanza/osservazione per capire il mercato e cosa poter fare, nello stesso tempo di cogliere l’occasione per comprendere se lo stile di vita di questo paese possa veramente piacere.

Ciò che può piacere a me non è detto che possa piacere a qualcun altro, in fondo queste sono scelte molto personali.

Conosco persone che non potrebbero mai lasciare l’italia, io invece pur amando profondamente il mio paese mi sono sempre sentito stretto e limitato in patria.

Ho speso molti anni viaggiando per lavoro tra Europa e Cina, questo mi ha aperto la mente e cambiato decisamente il mio modo di vedere le cose.

Se mi chiede se consiglio ad amici di fare i miei stessi passi devo risponderle che io sono felice di quello che ho fatto e lo rifarei mille volte ma bisogna capire dentro noi stessi se è quello che veramente vogliamo e ci rende felici.

L’essere italiano è stato un vantaggio o uno svantaggio per le sue attività?

La creatività ed il gusto italiano mi aiutano molto e spesso fanno la differenza specialmente quando mi occupo di ristrutturazioni o di design, nello stesso tempo bisogna capire  che ogni paese ha i suoi usi e costumi e bisogna adattarci al paese che ci ospita perchè certi atteggiamenti che da noi in Italia possono essere considerati normali qui possono essere considerati offensivi.

Nel complesso l’italianità la vedo come un vantaggio se applicata nel modo giusto.

Nel prossimo futuro pensa di rientrare in Italia?

Ad oggi non la vedo come una possibilità, perlomeno nel prossimo futuro.

Adoro tornare in Italia per brevi periodi di vacanza e sinceramente devo dire che mai nella vita ho goduto tanto delle bellezze e del cibo italiano come in questo periodo che ci vado da ‘turista’.

Nelle Filippine mi sento a casa, non solo perchè la mia famiglia è qui ma per tante piccole sensazioni quotidiane, ciò non toglie che l’Italia ha sempre un posto speciale nel mio cuore e voglio che mia figlia impari ad apprezzarla e rispettarla essendo lei in parte anche italiana.

Credo che la situazione ideale sia vivere per la maggior parte dell’anno nelle Filippine e recarsi un mese in Italia godendo al massimo di tutto quello che la nostra splendida terra può offrire dall'estremo nord al profondo sud.

Notiziario non periodico di informazione online
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Responsabile Cav. Luigi Albano

Sede: Ilagan (Filippine)

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